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sabato 4 aprile 2015

Aki (Milan Japan): "In questo torneo non ci sono confini"

Il Torneo della Pace coinvolge ogni anno numerose nazioni provenienti da tutti i continenti, anche quest’anno quella più distante è il Giappone: 9731 km. Per questo Akihiro, allenatore dalla squadra dei pulcini giapponesi, si è reso disponibile per una breve intervista.

I: “Com’è stato il viaggio?”
A: “Semplicemente lungo, ma noi siamo sempre felici di venire durante la Pasqua in Italia perché ci piace molto questa iniziativa perché in grazie a questo gli allievi capiscono l’importanza di divertirsi e di partecipare al Torneo.”

I: “Quanto ci avete messo?”
A: “Abbiamo fatto uno scalo ad Helsinki, in quanto non ci sono voli diretti, e in totale ci abbiamo messo 11 ore. Siamo arrivati lunedì, ma i primi giorni siamo stati a Milano dove abbiamo anche partecipato a due amichevoli.”

I: “Perché è importante per i bambini?”
A: “Senza la presenza dei genitori, i bambini vengono in Italia da soli e quindi imparano ad essere più responsabili. Ma, ammettiamo, è molto stancante per noi accompagnatori! Ma la cosa importante è acquisire esperienza e noi organizziamo il viaggio per tale fine. Infatti diciamo sempre ai bambini e ai genitori che l’importante non è vincere ma divertirsi in campo e non perdere la voglia di vincere.”

I: “Vi piace il Trentino Alto-Adige?”
A: “A me si, molto. Ai bambini non so, ma sicuramente notano e apprezzano le differenze. Ad esempio il cibo: ogni giorno vogliono assaggiare qualcosa di nuovo della zona. Domani vogliono assaggiare la carbonara! Hanno comprato addirittura molto speck da portare a casa alle loro famiglie.”

I: “Ogni quanto venite in Italia?”
A: “Veniamo due volte all’anno: una nel periodo pasquale, per partecipare al Torneo, e a novembre a Milano per fare degli allenamenti con i tecnici del Milan. Questi viaggi sono importanti perché aiutano i bambini ad aprire la mente, perché loro sono sempre schematici e un po’ timidi. Oggi, quando dopo la sfilata hanno ballato insieme allo Junior Team e a tutte le altre squadre, penso sia stata la prima volta.”

I: “Cosa vi aspettate dal Torneo della Pace di quest’anno?”

A: “Per i risultati… Non dico ancora niente, ma ci aspettiamo di far conoscere ai pulcini le diverse culture. In questo torneo non ci sono confini.”

                                                                            Amanda Bertagnolli e Aurora Cavalieri

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