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domenica 1 marzo 2015

Siamo pronti per l'invasione sportiva

Torna a pasqua Torneo Internazionale Citta della Pace.
Per tre giorni – il 3, 4 e 5 marzo -  la città sarà invasa da una massa festante di bambini e ragazzi pronti a sfidarsi nelle gare sportive e a vivere un’esperienza all’insegna del divertimento, dello scambio, dello stare assieme e della pace

Quest’anno il Torneo compie 28 anni. «28 edizioni? Ma come? Vuol dire che il Torneo si faceva già quando io non ero ancora nato?”
È stata questa l’affermazione sorpresa di un studente durante la presentazione della nuova edizione del Torneo in un Istituto scolastico di Rovereto. Ed è proprio questa la vera forza di un evento che ha saputo di anno in anno rilanciarsi e rinnovarsi, sia nelle persone che con impegno e passione lo hanno organizzato, sia nella proposta che mai si è limitata al solo momento agonistico ma che ha sempre puntato sul far vivere ai giovani partecipanti un’esperienza unica, anche fuori dai campi e dalle palestre.



Il Torneo Internazionale Città della Pace, che coinvolge ogni anno più di 2.500 giovani atleti provenienti da tutto il mondo, 20 associazioni sportive e di volontariato, più di 200 volontari tra cui lo Junior Team formato da ragazzi delle scuole superiori della città pronti a dedicarsi all’accompagnamento delle squadre alla logistica e alla comunicazione.

Il torneo si fa ancora più giovane: «Due anni fa quando Carmelo Pintarelli, Giampiero Lui ed Elio Pezzato ci hanno passato il testimone, abbiamo deciso di puntare su un Torneo sempre più giovane – ricorda Cristian Sala , presidente del Comitato organizzatore -. L’età massima dei partecipanti quest’anno sarà quella degli under 18. Nel calcio avremo probabilmente ben 24 squadre di bimbi fra gli 8 e gli 11 anni».

Le nazioni non sono ancora tutte definite: «Vogliamo confermare le partnership con Giappone ed il Kuwait, desideriamo rafforzare l’amicizia ed i rapporti con i paesi dell’est, Russia e Bielorussia, stiamo lavorando per avere al Torneo la prima rappresentativa africana oltre alle nazioni d’Europa».

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